Il lucernario
( mollemente
striato di un soffuso rosso acqueo)
allora brillava come fuoco,
era quel tramonto, dei colli lontani.
E il fiume
profondo limpido freddo
scorreva
pieno di erbe ondeggianti:
come nel fondo
di una acqua dormiente
mille creste colore di stagno
-azzurrastre –
In quel naturalismo
surriscaldato( e torbido) senza medicatura
lei si limitava a osservare
le scarnature
strette
in quella inumana sepoltura
( e tra alberi
di vapore verdissimo).
ancora una perla
La sempre più generosamente attenta vengodalmare: molte grazie( sperando che possa prima o poi avere un post su tuo ricchissimo sito che oltretutto mi pare molto aperto intellettualmente e attento a diversificate voci,))))))
Sì, verrà di sicuro.
dico grazie a Jonathan Varani )
un saluto.
il tuo intervento cosi convinto mi gratifica, generosa vengodal mare))
ringrazio molto Kassiber.
mando un saluto)
Molte grazie a Francesco Giovanni Bissoli